Prima visita nutrizionale
La prima consulenza nutrizionale è un colloquio approfondito durante il quale vengono valutati e discussi i seguenti aspetti:
- la storia personale e le motivazioni al cambiamento;
- le abitudini alimentari, con l’ausilio di tecniche (ad esempio il diario alimentare) che aiutano ad acquisire consapevolezza di cosa, quanto, quando e perché si mangia, individuare gli elementi che possono essere modificati o migliorati e iniziare gradualmente il proprio percorso di cambiamento;
- cosa si mangia è più importante del calcolo delle calorie;
- obiettivo ragionevole e del tipo di programma alimentare, che sarà adattato alle singole caratteristiche e condizioni individuali, tenendo conto delle esigenze (ad esempio necessità di consumare pasti fuori casa) e dei gusti personali;
Nel corso della prima consulenza vengono effettuate:
- valutazione antropometrica: misurazione del peso, dell’altezza, dell’indice di massa corporea (BMI) e delle circonferenze corporee
- analisi della composizione corporea mediante bioimpedenziometria (BIA) e plicometria per determinare lo stato di idratazione, la massa magra, la massa grassa, il metabolismo basale.
Tra la prima e la seconda consulenza, in attesa della consegna del programma alimentare, si cercheranno di mettere in pratica autonomamente i suggerimenti forniti nel corso del primo incontro, sia quelli riguardanti l’alimentazione sia quelli inerenti l’adozione di uno stile di vita più attivo.
Visita nutrizionistica di controllo
Seconda consulenza (generalmente a distanza di una settimana dalla prima):
- consegna e spiegazione del programma alimentare personalizzato, di sette giorni, con le indicazioni di semplici ricette che potranno comunque essere variate in base ai propri gusti e preferenze;
- verifica dei risultati ottenuti nella prima settimana.
I controlli sono importanti per il raggiungimento degli obiettivi e il mantenimento dei risultati nel tempo. I controlli servono per:
- Valutare le modificazioni del proprio comportamento alimentare, in modo da favorire piccoli cambiamenti graduali;
- Discutere insieme eventuali difficoltà nel seguire il programma alimentare, identificando gli ostacoli al cambiamento (impegni sociali, occasioni conviviali, viaggi) e le strategie per affrontare e superare gli ostacoli;
- Monitorare i risultati, verificando il peso e (soprattutto) la composizione corporea.
In una persona in sovrappeso, ad esempio, un programma alimentare finalizzato a una lenta e graduale riduzione del peso sarà efficace se porterà a una perdita di massa grassa, mantenendo invariata la massa magra.
Questo obiettivo è raggiungibile se la dieta è bilanciata, non drastica e qualitativamente corretta e se ad essa viene associato l’esercizio fisico. L’attività fisica è importante quanto l’alimentazione per mantenere e promuovere la salute; non è necessario iscriversi a una palestra, ma contrastare la sedentarietà, semplicemente muovendosi di più tutti i giorni.
L’obiettivo è, quindi, quello di imparare gradualmente a fare autonomamente scelte alimentari corrette.
Bioimpedenziometria o Analisi della composizione corporea
La BIA (Bioimpedenziometria) è una tecnica per lo studio della composizione del corpo umano. È un esame di tipo bioelettrico che permette l’analisi quantitativa e qualitativa della composizione corporea.
Vengono misurate la resistenza e la reattanza grazie a una debole corrente che attraversa il corpo umano e che ci consente di stabilire, grazie a delle opportune formule, la composizione corporea e valutare lo stato nutrizionale.
Per definire il sovrappeso o l’obesità è importante conoscere la composizione corporea perché il peso esprime la massa corporea, l’insieme cioè della massa grassa, dei muscoli, delle ossa e dell’acqua.
Le variazioni del peso infatti possono interessare il compartimento fluido (l’acqua totale e la sua distribuzione dentro e fuori le cellule) e il compartimento solido (grasso o muscoli).